Il parco è stato designato come area protetta dal presidente Theodore Roosevelt più di cento anni fa. Da allora, è stato mantenuto in modo naturale dalle varie creature che vi abitano, senza l'intervento dell'uomo. Ognuno ha il suo ruolo in questo ecosistema biodiverso.

Sotto le onde della spettacolare costa del parco accadono molte cose. Le stelle marine cacciano cozze e ricci nelle pozze poco profonde, mentre foche, leoni marini e lontre marine popolano i banchi di alghe, nutrendosi delle piccole creature che vi pascolano.

Le balene grigie che migrano verso nord dal Messico devono attraversare acque pericolose al largo della costa del parco nazionale Olympico, dove gruppi di orche danno attivamente la caccia a loro e ai loro piccoli.

La primavera è spuntata e la vita si risveglia sulle catene montuose dell'Olimpico, il terzo grande ambiente selvaggio di questo parco nazionale così vario. Le marmotte si risvegliano affamate dal loro sonno invernale, ma devono stare in guardia.

In estate, gli abitanti del parco nazionale dell'Olimpia si nutrono nei rigogliosi prati alpini, mentre una madre orsa e i suoi cuccioli cercano cibo lungo la riva. I granchi, gustosi e nutrienti, sono uno spuntino perfetto, anche nel loro guscio!

Mentre l'orso maschio è distratto dalle foche, i cuccioli riescono a fuggire. Al largo, le foche sono al sicuro dagli orsi, ma non dalle orche. A nord del parco si trova un profondo canyon che può essere esplorato solo con un sottomarino. È un luogo di nascita per gli squali e un mondo di vita marina raramente intravisto.

In primavera, le scogliere a picco lungo la costa selvaggia del parco sono diventate la casa della uria comune, un uccello che viene a terra solo per riprodursi. Le aquile, più avanti nel processo di nidificazione, hanno un aquilotto in rapida crescita che ha bisogno di nutrirsi costantemente e, purtroppo, la colonia di urie è una facile preda per loro.

L'aquila di mare testabianca è l'uccello che cresce più rapidamente in Nord America, ma deve affrontare un viaggio impegnativo per raggiungere la maturità e acquisire l'iconico piumaggio da adulto. Con l'arrivo delle tempeste autunnali, i salmoni reali migrano verso le foci dei fiumi e le zone di riproduzione d'acqua dolce, mentre i branchi di orche residenti li cacciano sapientemente per ottenere un pasto nutriente.

I salmoni reali risalgono la corrente per deporre le uova e completare il loro ciclo vitale, offrendo anche un pasto a un merlo acquaiolo. Sulle colline, è la stagione della riproduzione delle alci e un orso nero ingrassa con le bacche prima che l'inverno si chiuda su questo paesaggio magnificamente vario.

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