Nonostante il caldo intenso, una femmina di colibrì deve adattare la sua dieta e lavorare senza sosta per nutrire i piccoli nel suo nido. I serpenti a sonagli si stanno riproducendo e il maschio vittorioso reclama la sua compagna faticosamente conquistata.

Il calore del letto di un fiume arso è troppo per alcuni animali, ma il raro e velenoso mostro di Gila è ancora attivo e a caccia di prede. Nel frattempo, l'instancabile madre colibrì nutrirà il suo pulcino fino a quando non spiccherà il volo.

A maggio il parco è colpito dalla siccità, ma il cactus saguaro non ne risente. Una famiglia di scoiattoli di terra si sta nascondendo, ma un serpente dal naso lungo ha fiutato il loro odore.

Il cactus saguaro fiorisce durante la notte e il suo fiore viene visitato il mattino seguente da un picchio di Gila. Con l'aumentare del calore del giorno, le formiche mietitrici si dedicano al loro lavoro, diffidando di un nemico mortale nel parco.

A giugno, sopravvivere al sole feroce e al caldo intenso è una sfida per ogni essere vivente del parco, e ognuno ha sviluppato una tecnica speciale per resistere fino alla prossima pioggia.

Dopo la pioggia, il cactus opuntia, o “fico d'India”, matura per fornire un pasto dolce ma non facilmente accessibile ad animali come lo scoiattolo di terra. Mentre l'acqua si infiltra, il parco si gode un momento di relax.

Uno scorpione gigante è a caccia di cibo e una famiglia di topi cavalletta sembra essere nel suo menu di stasera. Tuttavia, la forza d'animo degli abitanti del deserto non deve mai essere sottovalutata.

Una lucertola cornuta a caccia di formiche attira l'attenzione di un affamato serpente a frusta e mette in atto un'impressionante varietà di strategie per non essere mangiata viva.

Un temporale colpisce con la potenza di un monsone tropicale, mettendo a rischio le creature del deserto a causa delle potenti acque alluvionali.

Dopo le piogge, nel deserto c'è acqua e cibo a sufficienza per tutti e il Parco Nazionale del Saguaro può crogiolarsi in tutto il suo splendore.

Lungo la selvaggia costa del Pacifico degli Stati Uniti, il parco nazionale Olimpico comprende una varietà ineguagliabile di ambienti naturali emozionanti, dalla foresta pluviale alle aspre montagne. Prima però sperimentiamo il brivido della caccia, mentre un branco di orche prende di mira un gruppo di ignari leoni marini di Steller.

Mentre le orche festeggiano il successo della loro caccia, i salmoni argentati, o “coho”, si spostano dal mare ai corsi d'acqua interni dove si riprodurranno. Ma dovranno essere attenti e fortunati, perché lungo il percorso li attendono lontre e orsi neri.

Arrivati al luogo di deposizione delle uova, diversi maschi di coho provano diverse tecniche per impressionare un'unica femmina. Le lontre di fiume amano il pesce e hanno bisogno di mangiarne molto per mantenere il loro stile di vita attivo.

Il parco è stato designato come area protetta dal presidente Theodore Roosevelt più di cento anni fa. Da allora, è stato mantenuto in modo naturale dalle varie creature che vi abitano, senza l'intervento dell'uomo. Ognuno ha il suo ruolo in questo ecosistema biodiverso.

Sotto le onde della spettacolare costa del parco accadono molte cose. Le stelle marine cacciano cozze e ricci nelle pozze poco profonde, mentre foche, leoni marini e lontre marine popolano i banchi di alghe, nutrendosi delle piccole creature che vi pascolano.