Se dobbiamo rispondere ad una domanda in inglese con un semplice yes (sì) o con un no, allora dobbiamo ricorrere alle short answers (risposte brevi). Se, invece, dobbiamo fare una domanda che confermi ciò che abbiamo appena espresso, useremo le question tags (domande brevi).
Domande e risposte brevi, la cui struttura però non è così semplice o scontata. Soprattutto, nel caso delle short answers, è necessario prima di tutto saper riconoscere le cosiddette Yes/No questions, ovvero quelle domande che cominciano con un ausiliare (be, have o, do nei vari tempi verbali) o con un modale (can, could, will…), seguito dal soggetto e dagli altri elementi della frase (verbo principale, complementi…).
Do you have any pets?
Avete animali domestici?
Caption 40, Ashley Tisdale - introduces her dog Maui
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Can you hear me now?
Riesci a sentirmi ora?
Caption 3, Adele - Hello
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Alle Yes/No questions risponderemo quindi con una short answer affermativa o negativa, in cui si riprende il pronome soggetto e l’ausiliare con cui inizia la domanda:
Does Peter go to your school? -Yes, he does.
Peter frequenta la tua scuola? -Sì.
Nell’inglese colloquiale, però, non è sempre rispettato l’uso delle short answers: talvolta yes o no si trovano come unica parola nella risposta.
Le domande del tipo “è vero?”, “non è vero?” sono molto comuni nella lingua inglese parlata e si chiamano question tags.
Sono domande brevi poste in fondo alla frase e si costruiscono utilizzando l’ausiliare della frase dichiarativa (be, have, can, ecc.).
Sarah can ski very well, can’t she?
Sarah sa sciare molto bene, non è vero?
It is an odd name though when you think about it, isn't it... Speed?
È un nome strano, però, se ci pensi, non è vero... Speed?
Caption 2, Get to know - The Town of Speed
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Quando non vi sono ausiliari, le question tags si costruiscono con do, does, al presente e con did al passato:
Richard Hammond just drove me here… -Oh, did he?
Richard Hammond mi ha portata qui proprio ora… -Oh, è vero?
Captions 32-33, BRIT Awards - Amy Winehouse Interview
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Ricordate questa regola importante:
San Francisco is a beautiful city, isn’t it?
San Francisco è una città bellissima, non è vero?
It doesn't give you a great deal of confidence, does it?
Non ti dà una buona dose di fiducia, è vero?
Caption 6, ABC Science Online - An interview with Douglas Adams
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Mettetevi alla prova con i nostri quiz!
Usate le parole per scrivere delle Yes/No questions. Poi scrivete una risposta breve affermativa (+) o negativa (-). Fate attenzione al tempo verbale degli ausiliari!
Completate le seguenti frasi con le question tags appropriate.
Troverete le soluzioni al quiz qui.
In inglese, ci sono parole che hanno più significati; se provate a cercare sul dizionario la parola work, noterete che, a parte la differenza tra il sostantivo work e il verbo to work, quest’ultimo si può tradurre in italiano in almeno tre modi diversi (e.g. lavorare, capire e funzionare). In questa lezione, ci focalizzeremo sui significati principali di questa parola e, come sempre, vi forniremo degli esempi estrapolati dai più svariati contesti presenti nei nostri video.
In questo primo esempio:
I chose London for the work opportunities.
Ho scelto Londra per le opportunità di lavoro.
Caption 6, Chris - I.T. Professional - Learn about his work in Information Technology
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Work opportunities è un sinonimo di job opportunities. Work e job vengono infatti tradotti con il termine lavoro. Nel caso di job, la parola indica in modo più specifico una professione ed è infatti usato solo come sostantivo, mentre work è usato principalmente come verbo ed è utilizzato in modo più generico. Tuttavia, come spesso accade, bisogna considerare tutte le sfumature di un termine. Ad esempio, la frase I’m going to work può essere tradotta sia per dire “vado al lavoro” che per dire “vado a lavorare”. In entrambi i casi, to è una preposizione e work indica sia il posto di lavoro che l’azione stessa di “lavorare”.
Qui di seguito, trovate un esempio di work usato come verbo:
"I work in a shop."
Lavoro in un negozio.
Caption 27, English Grammar in Use - Present Simple
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Nel caso in cui work sia utilizzato come sostantivo, è considerato un uncountable noun, ovvero un sostantivo non numerabile, che si usa sempre in forma singolare. Con il termine work si fa riferimento a qualsiasi tipo di attività che la persona svolge in senso generale, quindi non sempre legata al percepire uno stipendio. Work viene utilizzato nel senso più ampio del termine. Alcuni vocaboli che sentiamo spesso nella lingua inglese come homework (compiti a scuola), housework(lavori domestici) e workout (fare esercizi in palestra) ne sono una vera e propria testimonianza e sono entrati a far parte del linguaggio comune.
Soffermiamoci adesso proprio sull’ultimo termine citato, workout. Nei prossimi due esempi, noterete che quando la grafia è unita, allora siamo in presenza di un sostantivo, ma se separiamo work da out, siamo dinanzi a un phrasal verb (verbo più preposizione/avverbio).
playing music is the brain's equivalent of a full-body workout.
Suonare corrisponde ad un'attività fisica completa del cervello.
Caption 25, TED-Ed - How playing an instrument benefits your brain
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and we're still trying to work out how it works.
E noi stiamo ancora cercando di capire come funziona.
Caption 66, ABC Science Online - An interview with Douglas Adams
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Avrete sicuramente notato che in questa frase la traduzione di work out e work corrisponde a due verbi italiani diversi: capire e funzionare.
Funzionare è una delle accezioni principali di to work e di esempi ne troverete a bizzeffe. Magari adesso vi starete chiedendo:
So how does this really work?
Quindi, come funziona in realtà?
Caption 32, Business English - Planview Open Suite
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Funziona che è sempre il contesto a suggerire il significato più adatto e con un po’ di pratica vi verrà automatico percepire le diverse sfumature di questo termine poliedrico.