Il verbo “dire” viene reso in inglese con due verbi diversi: to say e to tell. Impareremo quindi tutte le loro sfumature e in che modo utilizzare questi due verbi.
To say (passato e participio passato said) viene usato per indicare da chi vengono pronunciate le parole riportate tra virgolette nel discorso diretto (direct speech).
“There’s going to be a parents’ meeting next Monday,” the principal said.
‘Ci sarà un incontro con i genitori lunedì prossimo’, ha detto il preside.
To say è seguito dalla preposizione to quando è espresso il complemento di termine, cioè la persona a cui viene riferito qualcosa (nome o pronome).
When there is fog, you can say to somebody,
Quando c'è nebbia, potete dire a qualcuno,
"Be careful when you drive tonight."
"Stai attento quando guidi stanotte”.
Captions 2-3, English with Lauren - The Weather
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Viene usato per introdurre il discorso indiretto (reported speech, indirect speech), quando non è espressa la persona a cui si riferisca qualcosa. Tra la proposizione principale che contiene il verbo to say e la secondaria dichiarativa si può trovare la congiunzione that (che), oppure nessuna congiunzione.
Mr. Brown said that he had moved to his new office the week before.
Il signor Brown disse che si era trasferito nel suo nuovo ufficio la settimana precedente.
Mr. Brown said he had moved to his new office the week before.
Il signor Brown disse che se era trasferito nel suo nuovo ufficio la settimana precedente.
The organizers say it will be ready in time.
Gli organizzatori dicono che sarà pronto per tempo.
Caption 3, World Cup 2018 - A Tour of Cities and Venues
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Il verbo to say è usato inoltre in queste espressioni:
say a word (dire una parola)
say yes/no (dire di sì/no)
say thank you (ringraziare)
say please (dire per favore)
say hello/goodbye (salutare)
say something (dire qualcosa)
To tell (passato e participio passato told) viene usato per introdurre il discorso indiretto quando è espressa la persona a cui si dice o si racconta qualcosa. In questo caso la persona, che in italiano è complemento di termine, in inglese è complemento oggetto, cioè non è preceduta da alcuna preposizione.
Jake told Hector to check out Lena's new invention.
Jake ha detto ad Hector di dare un'occhiata alla nuova invenzione di Lena.
Caption 18, Hemispheres - The Amazing Cell Phone
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La proposizione principale contenente il verbo to tell può essere seguita da:
They told me (that) they were looking for a new instructor at the gym near my house.
Mi hanno detto che cercavano un nuovo istruttore nella palestra vicino a casa mia.
She told me to wait for a while.
Mi ha detto di aspettare un po’.
Quando oltre al complemento di termine è presente anche un complemento oggetto, si ha costruzione del double object: persona + oggetto:
The Prince told her a sad story.
Il principe le raccontò una storia triste.
Caption 29, Fairy Tales - The Frog King
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Con il verbo to tell si ha la forma passiva personale:
I was told to bring the receipt.
Mi è stato detto di portare la ricevuta.
Il verbo to tell è usato inoltre in queste espressioni:
tell a lie/lies (dire una bugia/bugie)
tell the truth (dire la verità)
tell a story (raccontare una storia)
tell the time (dire l’ora)
tell someone’s fortune (predire il futuro a qualcuno)
tell the difference (dire qual è la differenza/distinguere)
tell someone about something (parlare di qualcosa a qualcuno)
tell somebody something (raccontare qualcosa a qualcuno)
È stato detto che to say e to tell sono due dei verbi usati nel discorso indiretto; quest’ultimo sarà oggetto della nostra prossima newsletter. Nel frattempo, mettetevi alla prova con questo esercizio, scegliendo l’alternativa corretta.
Grazie per aver letto la nostra newsletter. Speriamo di rivedervi qui il mese prossimo. Scrivete i vostri commenti, le vostre domande, o i vostri suggerimenti newsletter@yabla.com
Ecco le soluzioni al quiz della lezione: Awful vs awesome e le loro evoluzioni
SOLUZIONI ESERCIZIO
1. awesome
2. awesome
3. awful
4. awesome
5. awful
6. awful
You know, watching all that stuff,
Sai, guardare tutta quella roba,
why don't we want to watch it, because it's awful, it's painful.
perché non vogliamo guardarla, perché è terribile, è dolorosa.
Captions 35-36, Eva Mendes - Why She Is Fur-Free
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Tutte le lingue sono caratterizzate da fasi evolutive che alterano i costrutti grammaticali, le parti del discorso e le singole parole. L’evoluzione di una lingua è un evento abbastanza naturale e casuale, generato dai molteplici cambiamenti che interessano tutti gli esseri umani.
Oggi vogliamo affrontare con voi il caso dell’evoluzione di due parole: gli aggettivi awful e awesome. Come si può facilmente intuire, entrambi gli aggettivi derivano da awe e per capire a fondo la loro evoluzione, bisogna prima conoscere il significato di awe. Nell’Old English, awe denotava esclusivamente “timore” e “paura”, ma i sentimenti di timore e riverenza vennero affiancati nel Middle English da quelli appartenenti alla sfera dell’ammirazione e dello stupore.
Nella sua forma arcaica, awful aveva il significato di awe-inspiring e indicava qualcosa di maestoso, imponente, ma anche impressionante e suggestivo. La prima testimonianza scritta di questa parola risale almeno al 1000 dopo Cristo. Oggi awful viene usato con l’accezione di “tremendo”, “terribile”, “pessimo” e via dicendo.
She showed up at the party with an awful dress.
Si è presentata alla festa con un abito terribile.
Awful viene usato nella forma composta an awful lot (of) con il significato di “un mucchio (di)”, “un sacco (di)”:
There are an awful lot of windows in this apartment.
Ci sono un sacco di finestre in questo appartamento.
So we've done an awful lot of driving.
Dunque abbiamo guidato un sacco.
Caption 35, Over the Ocean - And through the Woods
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L’aggettivo awesome, apparso molto più tardi di awful, non ha avuto sempre una connotazione allegra. Venne usato nella prima traduzione inglese della Bibbia e alla fine del XVI secolo fece la sua prima comparsa nell’Oxford English Dictionary con il significato di filled with awe (pervaso di timore; in soggezione). A differenza di awful, awesome assunse più velocemente una connotazione positiva, simile al sentimento improvviso e gradevole di meraviglia e ammirazione. Ed è così che awesome conquista, nel corso degli anni soprattutto negli Stati Uniti, il significato di impressive, great (grandioso, fantastico, eccezionale). Questo termine oggi viene ampiamente usato dai giovani in espressioni che indicano ammirazione e meraviglia, come That’s awesome! (È fantastico!), You look awesome! (Sei magnifico!; Stai da Dio!)
So, food, fashion, and fitness tips, all on our site.
Quindi consigli su cibo, moda e fitness, tutto sul nostro sito.
Let's talk a little bit about your fashion because you look awesome right now,
Parliamo un po' della tua moda [senso dello stile] perché stai benissimo adesso,
this is so like Fall-Winter, on top of it.
questo è così Autunno-Inverno, soprattutto.Captions 26-28, On Deck with Lucy - Fashion Blogger Ava Improta
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Uh, my whole experience here has been awesome.
Eh, tutta la mia esperienza qui è stata fantastica.
Caption 65, Robby Naish - Rides the World's Longest Wave
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I got a chef and he's amazing, cooks awesome food. -Cool.
Ho un cuoco ed è meraviglioso, cucina del cibo fantastico. -Figo.
Caption 33, BBC Radio 1 - Hangs Out at Justin Bieber's House
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Vi proponiamo adesso delle frasi in cui dovrete inserire awesome o awful. Prestate molta attenzione al contesto e al significato della frase per individuare il termine corretto.
John has given you some _____ advice; you would be wise to follow it.
The scientists managed to isolate the attacker's DNA. They should be congratulated for their _____ achievement.
I'm afraid there's been some _____ news.
I recommend eating at that restaurant. The food is _____.
Tom seems to know an _____ lot about baseball.
I have a nasty feeling something _____ is going to happen.
Troverete qua le soluzione al quiz.
L’inglese è una di quelle lingue che descrive la condizione di “innamorarsi di qualcuno” con il verbo to fall (cadere). Probabilmente, questo può essere ricollegato al fatto che questa condizione sia spesso involontaria e inaspettata. Per esprimere questo sentimento, il verbo to fall è accompagnato da alcune preposizioni che ne determinano significati leggermente diversi: to fall in love ha esattamente il significato di “innamorarsi”.
And I'm thinking 'bout how people fall in love in mysterious ways
E sto pensando a come le persone si innamorano in modi misteriosi
Caption 7, Ed Sheeran - Thinking Out Loud
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To fall in love with, “innamorarsi di qualcuno”:
So, you know, the fact that I... the fact that I fell in love with Meghan so incredibly quickly.
Il fatto che io mi sia innamorato di Meghan così incredibilmente velocemente.
Caption 74, BBC News - Prince Harry and Meghan Markle
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To fall in love indica l’inizio di una relazione, il momento in cui ci si accorge di essersi innamorati di qualcuno. Da quel momento, per tutto il periodo di una storia d’amore, you will be in love (sarete innamorati).
I'm in love and always will be
Sono innamorata e sempre lo sarò
Caption 10, Dido - White Flag
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To fall for vuol dire sia “innamorarsi” che “cadere ai piedi (di qualcuno)”. Quest’ultima espressione può essere usata per parlare di un’attrazione fisica che si prova per qualcuno appena conosciuto:
He is good-looking: all the women fall for him.
È di bell’aspetto, tutte le donne gli cadono ai piedi.
I never thought I'd fall for you as hard as I did
Non ho mai pensato che mi sarei innamorata di te così pazzamente
Caption 10, Keri Hilson feat. Kanye West & Ne-Yo - Knock You Down
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Il verbo to like e l’espressione to have a crush on someone sono meno incentrate sulla dimensione dell’amore. To like someone viene usato per dire che ci piace stare in compagnia di qualcuno o che quel qualcuno ci piace fisicamente. To have a crush on someone, invece, vuol dire “avere una cotta per qualcuno” e a differenza di to like someone, indica un sentimento passeggero, che potrebbe svanire in fretta.
A: I have a crush on Joe!
B: Your crush is right behind you.
A: Ho una cotta per Joe!
B: La tua cotta è proprio dietro di te.
Notate che la persona per cui abbiamo una cotta viene identificata proprio come la nostra crush.
Adesso siete pronti ad esprimere i vostri sentimenti alla vostra crush, o al vostro main squeeze (fidanzato/a) o alla vostra old flame (vecchia fiamma). O chissà, magari presto scoprirete che credete solo nel love at first sight (amore a prima vista).
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Ecco le soluzioni ai quiz della lezione Come tradurre l’espressione “far fare” in inglese.
Inoltre troverete anche un altro esempio su come esprimere il concetto di far fare in inglese.
Um, I wanted you guys to see what goes on, how nervous I was,
Um, volevo che voi ragazzi vedeste cosa succede, quanto fossi nervosa,
the things that people made me do in the video.
le cose che le persone mi hanno fatto fare nel video.
Captions 16-18, Dare Jessie J - London - Part 1
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L’espressione italiana “far fare qualcosa a qualcuno” può essere resa in inglese in vari modi, con diverse sfumature di significato:
con il verbo to make + forma base: make someone do something, che ha un significato abbastanza “neutro”:
Don’t make me laugh! Non farmi ridere!
...And the actions we can all take to make this problem go away.
...E le azioni che tutti noi possiamo prendere [compiere] per far sparire questo problema.
Caption 56, Rozalia Project - We Can Clean the Ocean
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I can't wait to destroy your village, make you beg for mercy.
Non vedo l'ora di distruggere il tuo villaggio, farti implorare pietà.
Caption 6, Clash of Clans: Revenge - Official Super Bowl TV Commercial
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You make my heart sing
Tu fai cantare il mio cuore
Caption 19, Coldplay - Game of Thrones: The Musical - Part 2
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oppure è usato con un’idea di obbligo:
The boss made me stay in the office till seven last night.
Il capo mi ha fatto rimanere in ufficio fino alle sette ieri sera.
My wife made me paint all the walls of our new flat before moving in.
Mia moglie mi ha fatto dipingere tutte le pareti del nostro nuovo appartamento prima di trasferirci.
con il verbo to let + forma base: let someone do something
oppure
con il verbo to allow + infinito: allow someone to do something,
usati ambedue nel senso di “permettere”, “lasciar fare qualcosa a qualcuno”
So, leave your comments below and let me know if this was helpful or not.
Allora, lasciate i vostri commenti sotto e fatemi sapere se vi è stato d'aiuto o no.
Caption 49, English Pronunciation - How to Pronounce the word "The"
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Open relationships also allow you to free yourself from the patriarchy as it were.
Le relazioni aperte ti permettono anche di liberarti dal patriarcato, per così dire.
Caption 26, Mayim Bialik - Open Relationships
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con il verbo to get + infinito: get someone to do something, che viene usato nel senso di convincere qualcuno a fare qualcosa, senza costrizione:
I’ll get her to talk to him.
La convincerò a parlargli
con i verbi to oblige o to force + infinito: oblige/force someone to do something, nel senso di obbligare, costringere qualcuno a fare qualcosa (molto più forte di make someone do something):
The police obliged / forced him to surrender.
La polizia l’ha costretto ad arrendersi.
con il verbo to cause + infinito: cause something to happen, nel senso di far succedere qualcosa, di solito negativo:
The frost caused the plants to die.
Il gelo ha fatto morire le piante
Tectonic shifts caused mountains to be formed.
I movimenti tettonici hanno causato la formazione delle montagne.
Caption 24, The Last Paradises - America's National Parks
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L’espressione italiana “farsi fare qualcosa (da qualcuno)” viene resa in inglese con la costruzione di tipo passivo to get/have something done (by someone).
In questo caso è sempre qualcun altro che fa qualcosa per noi, di solito un servizio. La persona rimane sottintesa quando è ovvio di chi si tratta (nella maggior parte dei casi):
Sandra got / had her hair cut very short (by the hairdresser).
Sandra si è fatta tagliare i capelli molto corti.
Peter got his arm tattooed with a big dragon.
Peter si è fatto tatuare sul braccio un grosso drago.
Notate la differenza tra:
They’re going to have the kitchen painted yellow.
Si faranno dipingere la cucina di giallo (da un imbianchino).
They’re going to paint the kitchen yellow.
Dipingeranno la cucina di giallo (lo faranno da sé).
Ciò che ci viene fatto può anche non dipendere dalla nostra volontà. Confrontate, per esempio:
I got my car fixed after the accident.
Mi sono fatto riparare l’auto dopo l’incidente (sono io che l’ho deciso).
I had my bag stolen.
Mi è stata rubata la borsa. (non l’ho certo voluto io!)
Sono frequenti le costruzioni: I need to / I want to / I must have something done
I need to get these photos printed.
Devo farmi stampare queste foto.
I want to have some trees planted in my garden.
Voglio farmi piantare qualche albero in giardino.
I must get this jumper dry-cleaned.
Devo far lavare a secco questo maglione.
Mettetevi alla prova con questo esercizio.
Completate le frasi con il verbo corretto. Scegliete tra to make, to allow, to get, to force e to cause.
Adesso provate a sostituire i verbi to allow, to cause, to get e to oblige con to make e/o to let, e ricordate che quest'ultimi sono sempre seguiti dalla forma base del verbo.
Troverete le soluzioni qui
Riordinate le parole e scrivete Wh- questions.
Fill in the gaps con le parole what, where, when, who, how e why.
In una conversazione, le domande e le risposte sono alla base di una comunicazione verbale efficace. Riuscire a formulare una domanda corretta in inglese può mettere a dura prova i principianti e, a volte, anche gli esperti di questa lingua.
In English, the five main question words all start with "Wh."
In inglese, i cinque pronomi interrogativi principali cominciano tutti con "Wh".
Caption 4, Parts of Speech - Question Words - Part 1
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Questi pronomi interrogativi sono: who (chi), what (cosa), when (quando), where (dove), why (perché). A questi si aggiunge how (come).
Dopo il pronome interrogativo, troviamo un ausiliare o modale, il soggetto e gli altri elementi della frase:
What do employers actually look for in cover letters?
Cosa cercano effettivamente i datori di lavoro nelle lettere di presentazione?
Caption 14, Business English - Cover letter - Part 2
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When was the book written?
Quando è stato scritto il libro?
Caption 18, Parts of Speech - Question Words - Part 2
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Where'd you get that?
Dove lo hai preso?
Caption 4, Laurel & Hardy - There's Going to Be a Fight
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And why do some of us learn things more easily than others?
E perché alcuni di noi imparano le cose più facilmente di altri?
Caption 5, Lara Boyd | TEDxVancouver - After watching this, your brain will not be the same
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Attenzione! Le domande in cui who, what o which hanno funzione di soggetto, mantengono la struttura della frase affermativa, cioè soggetto + verbo:
Who was this beautiful stranger?
Chi era questa straniera meravigliosa?
Caption 6, Fairy Tales - Cinderella - Part 2
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Which came first, the Morse code or the wireless telegraph?
Quale fu inventato prima, il codice Morse o il telegrafo senza fili?
What e which hanno, sostanzialmente, lo stesso significato (cosa, che, quale). La sottile differenza che li distingue sta nel numero di cose o persone da scegliere. Per intenderci, which si usa per chiedere “quale” quando la scelta è tra un numero definito di cose o persone.
L’ultimo (ma non meno importante) pronome interrogativo che citeremo è how (come). How è utilizzato, per esempio, in una delle frasi più comuni della lingua inglese:
Hi! How are you?
Ciao! Come stai?
Caption 1, Parts of Speech - Question Words - Part 3
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Le frasi interrogative in inglese hanno una struttura rigida: non si può cambiare l’ordine delle parole, come invece si può fare in italiano. Il soggetto, anche se molto lungo, mantiene sempre la stessa posizione:
Where does the girl with blond hair who is in your class come from?
Da dove viene la ragazza coi capelli biondi che è nella tua classe?
Le domande possono essere formulate anche in modo negativo. In questo caso si usa l’ausiliare o modale in forma negativa, di solito contratta (isn’t, wasn’t, don’t, doesn’t, wouldn’t…):
Why isn't Pluto a planet any more?
Perché Plutone non è più un pianeta?
Caption 3, NASA Tutorial - Why Isn't Pluto a Planet Anymore?
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Riordinate le parole e scrivete Wh- questions.
Fill in the gaps con le parole what, where, when, who, how e why.
Find the solutions here
Luglio è, solitamente, il mese dei saldi e se avete la fortuna di trovarvi in una grande città, riuscirete certamente a fare degli ottimi affari!
Se vi trovate a Londra, per esempio, potreste recarvi al department store (grande magazzino) Harrods, oppure potreste avere la fortuna di passeggiare sulla Fifth Avenue (Quinta Strada) di New York e go window shopping, ammirando le meravigliose vetrine delle boutique di alta moda.
E quando arriva il momento di prosciugare il vostro conto in banca acquistando vestiti, souvenir, cellulari, ecc, dovete riuscire a farvi capire se avete bisogno di sapere il prezzo di un articolo in vendita, o una misura più grande per la vostra t-shirt preferita.
Se volete proporre a qualcuno una giornata di shopping sfrenato, potete dire:
Let’s go shopping.
Andiamo a fare shopping.
Oppure:
Time to shop!
È il momento di fare shopping!
Caption 19, Movie Trailers - Pretty Woman
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La parola shop significa sia “negozio”, the shop (e in questo caso è sinonimo di the store), sia “fare spese”, “fare shopping”, to shop:
I work at a clothing shop right now to pay my tuition.
Lavoro in un negozio di abbigliamento adesso per pagare la mia retta universitaria.
Caption 30, Luana and Austin - Dating Phrases
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Spesso, al posto di to shop viene usato to go shopping.
Non appena entrerete in un negozio, un commesso molto probabilmente si avvicinerà a voi chiedendo:
Can I help you?
Posso aiutarti?
Se avete bisogno del suo aiuto, potete rispondere dicendo:
Yes, please. I am looking for…
Sì, grazie. Sto cercando…
Se invece volete fare i vostri acquisti in totale autonomia, potete dire:
I’m fine thanks. Just looking around.
A posto così, grazie. Do solo un’occhiata.
Quando sarà il momento di chiedere il prezzo di qualcosa, la domanda da fare è:
How much does this cost?
Quanto costa questo?
Caption 5, Jessica and Liz - How Much and How Many
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Alla cassa, potrete pagare i vostri acquisti con una credit o debit card (carta di credito o di debito), oppure pay in cash (pagare in contanti).
Di solito, ci sono delle domande che vengono fatte prima di consegnare ai clienti gli oggetti acquistati, ovvero:
Would you like a bag?
Vuole un sacchetto?
Would you like a receipt?
Vuole lo scontrino?
Oltre ai grandi magazzini, ai negozi di abbigliamento e oggetti vari, trovate dei negozi in cui potete acquistare del cibo. Nei supermarkets (supermercati), oltre a tantissimi tipi di alimenti, troverete una vasta gamma di prodotti per la casa e, spesso, anche indumenti. Nel reparto produce section del supermarket, ci sono frutta e verdura.
Il grocer’s invece è un negozio di alimentari, un piccolo supermercato.
Se quindi siete a corto di cibo, come la nostra Sigrid, potete dire:
I'm going to do my grocery shopping.
Sto andando a fare la spesa.
Caption 51, Parts of Speech - Some and Any
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Altri negozi in cui fare acquisti sono the bakery (la panetteria), the greengrocer’s (il fruttivendolo), the drugstore (la farmacia; negozio che vende generi vari), the butcher (il macellaio), the newsstand (l’edicola), the hardware store (il ferramenta).
Speriamo che le nostre dritte vi siano d’aiuto e vi auguriamo buon shopping!
Ecco quali sono i modi corretti per usare used to e would.
b - His hair used to be longer.
2. a - I used to go to work by train. Now I go by bus.
b - I didn't used go to work by train. Now I go by bus.
3. a - Did you use to watch Friends?
b - Did you used to watch Friends?
4. a - He would go home every night at six for his dinner. His wife was always pleased to see him!
b - He didn’t use to go home every night at six for his dinner. His wife was always pleased to see him!
5. a - When I was a teenager I would hate broccoli.
b - When I was a teenager I hated broccoli.
6. a - Thirty years ago, people didn’t use to be as interested in keeping fit as they are today.
b - Thirty years ago, people wouldn't be as interested in keeping fit as they are today.
7. a - Did John used to play tennis for his school?
b - Did John use to play tennis for his school?
Per parlare di fatti o situazioni abituali nel passato, si può usare l’espressione used to seguita dalla forma base del verbo. Used è il participio passato di to use (usare; utilizzare), dunque bisogna prestare attenzione al contesto della frase, perché in alcuni casi il significato di used, seguito dalla preposizione to, potrebbe proprio essere “usato, utilizzato”:
However, any part of our body can be used to touch and feel.
In ogni caso, ogni parte del nostro corpo può essere usata per toccare e sentire.
Caption 39, English with Lauren - The Five Senses
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La costruzione affermativa “soggetto + used to + verbo alla forma base” implica che una certa abitudine o situazione è cambiata nel presente, ovvero che non si verifica più. Corrisponde al tempo imperfetto italiano o alle forme “ero solito”, “avevo l’abitudine di”.
I... I used to do a lot of shows in Hawaii with my father's band.
Io... io facevo un sacco di spettacoli alle Hawaii con la band di mio padre.
Caption 8, Bruno Mars - Electronic Press Kit
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I used to wait until the last moment
Avevo l'abitudine di aspettare fino all'ultimo momento
to set appointments for the coming week.
per stabilire gli appuntamenti della settimana seguente.
Captions 33-34, Business English - Job interview
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In quest’ultimo esempio, è chiaro che si tratta di una situazione che non accade più nel presente, in quanto chi parla afferma successivamente che:
But then I realized that scheduling well ahead makes a lot more sense.
Ma poi mi sono resa conto che programmare ben in anticipo ha molto più senso.
Caption 35, Business English - Job interview
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L’espressione used to può essere usata con verbi di stato e dinamici, come love (amare), feel (sentire), like (piacere), hate (odiare), have (avere), be (essere), ecc.
It used to be a basement room with lots of boxes and papers and garbage.
Era una stanza del seminterrato con tante scatole e carte e spazzatura.
Captions 4-5, Creative Space - An Artist's Studio
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La forma negativa si ottiene con didn’t seguito dalla forma base use to, poi dalla forma base del verbo che esprime l’azione.
La costruzione, quindi, è la seguente: “soggetto + didn’t use to + verbo alla forma base”.
I didn’t use to read detective stories, but I do now.
Non leggevo racconti polizieschi, ma ora sì.
Le domande si formulano con did, seguito dal soggetto e dalla forma base use to, poi dalla forma base del verbo che esprime l’azione: “did + soggetto + use to + verbo alla forma base”.
Did you use to go as a kid and stuff?
Ci andavi da bambina e roba del genere?
Caption 44, Eliza Doolittle - EPK
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Un altro modo per parlare di fatti o situazioni abituali nel passato, è con il modale would (modo condizionale del verbo), seguito dal verbo alla forma base: “soggetto + would + verbo alla forma base”. Con questa forma non si specifica se la situazione sia cambiata nel presente.
And I actually believed that I was trapped in time
E credevo realmente che fossi intrappolata nel tempo
and, uh, and so I would listen to baroque music all day.
e, eh, e quindi ascoltavo musica barocca tutto il giorno.
Captions 4-5, Diane Birch - Valentino
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My dad would take me skiing, and I remember.
Mio padre mi portava a sciare.
Caption 11, First Chair - Chatting with Lindsey Vonn
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Con questa particolare accezione, il would di solito può essere usato solo con i verbi dinamici, ma non con quelli di stato:
He would never decide what to do. CORRETTA
Non decideva mai che cosa fare.
When I was a little girl I
would havecurly hair. SBAGLIATAQuando ero una ragazzina avevo i capelli ricci.
(When I was a little girl I had curly hair. CORRETTA)
Mettetevi alla prova con questo esercizio nel quale dovrete scegliere l’alternativa corretta.
1. a - His hair would be longer before.
b - His hair used to be longer.
2. a - I used to go to work by train. Now I go by bus.
b - I didn't used go to work by train. Now I go by bus.
3. a - Did you use to watch Friends?
b - Did you used to watch Friends?
4. a - He would go home every night at six for his dinner. His wife was always pleased to see him!
b - He didn’t use to go home every night at six for his dinner. His wife was always pleased to see him!
5. a - When I was a teenager I would hate broccoli.
b - When I was a teenager I hated broccoli.
6. a - Thirty years ago, people didn’t use to be as interested in keeping fit as they are today.
b - Thirty years ago, people wouldn't be as interested in keeping fit as they are today.
7. a - Did John used to play tennis for his school?
b - Did John use to play tennis for his school?
Mettetevi comodi e preparatevi a una lezione che richiede tutta la vostra attenzione.
Oggi vi proponiamo tantissimi esempi su un verbo poliedrico che può salvarvi in molte situazioni, o confondervi se non usato correttamente. Il verbo to get può essere tradotto in tantissimi modi ed è un verbo che se accompagnato da aggettivi, preposizioni, sostantivi, ecc. assume significati ben precisi.
Let’s get started (iniziamo)!
Per prima cosa, vediamo quali sono i suoi significati principali. Quando to get è seguito da un complemento oggetto, questo verbo può voler dire ottenere, prendere, comprare.
We're going to need to get the agreement of the sponsor.
Avremo bisogno di ottenere il consenso dello sponsor.
Caption 28, Business English - Decision Making in International Companies
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Where'd you get the green mercedes?
Dove hai preso la mercedes verde?
Caption 34, Dream to Believe - aka Flying - Parte 9
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I got a new dress for my birthday party.
Ho comprato un vestito nuovo per la mia festa di compleanno.
L’espressione to get più aggettivo, di solito può essere tradotta in italiano con dei verbi appositi che prendono il significato dall’aggettivo stesso. Ad esempio: to get older significa invecchiare, to get ready significa prepararsi, to get dirty vuol dire sporcarsi, e così via.
In altri casi invece, to get si può tradurre con diventare:
How did I get so blind and so cynical?
Come sono diventato così cieco e così cinico?
Caption 19, Avicii - Waiting for Love
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Vediamo ora alcuni di quei (tanti, troppi!) casi in cui to get più preposizione o avverbio si trasformano nei cosiddetti phrasal verbs. I phrasal verbs o verbi fraseologici, molto usati nell’inglese parlato, sono composti quindi da una voce verbale e da una o più particelle avverbiali ed eventuali preposizioni che ne modificano il significato. In qualche caso il significato di un phrasal verb può essere intuibile conoscendo il significato delle sue parti, ma in molti altri il verbo assume un significato difficilmente riconoscibile per un parlante non di madrelingua inglese. Ad esempio, il significato di to get down è facilmente intuibile se si conosce il significato di down (giù): andare giù, scendere. Tuttavia, to get down può anche voler dire scatenarsi, darci dentro.
To get along: andare d’accordo
Rays and sharks are part of the same family, but don't necessarily get along.
Razze e squali sono parte della stessa famiglia, ma non necessariamente vanno d'accordo.
Caption 48, Nature & Wildlife - Wild Sharks
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Un altro phrasal verb usato per dire “andare d’accordo con qualcuno” è to get on well with somebody.
To get away: andarsene
Get the hell away from me.
Vattene via da me, dannazione.
Caption 30, Dream to Believe - aka Flying - Parte 4
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To get away with: passarla liscia
No man living can call me an overstuffed polliwog and get away with it!
Nessun uomo in vita può chiamarmi un girino obeso e passarla liscia!
Caption 35, Laurel & Hardy - There's Going to Be a Fight
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To get by: cavarsela, tirare avanti
We all get by with a little help from our friends.
Tutti ce la caviamo con un po' di aiuto dei nostri amici.
Caption 47, Bob Parsons - Internet Know How
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To get up: alzarsi
I only slept about one hour
Ho dormito soltanto un'ora circa
and then had to get up at four thirty a.m.
e poi mi sono dovuto alzare alle quattro e trenta del mattino
Captions 34-35, Robby Naish - Rides the World's Longest Wave
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To get over: riprendersi da una malattia, dimenticare qualcuno
It’s not easy to get over someone you’ve been with for ten years.
Non è facile dimenticare qualcuno con cui sei stato per dieci anni.
To get in/out: entrare/uscire (questo phrasal verb è usato spesso con i mezzi di trasporto piccoli)
I get in my car and I hang out with my friends.
Entro nella mia macchina e trascorro il tempo con gli amici.
Caption 42, Car Fanatic - Peter and His Hot Rod
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To get on/off: entrare/uscire (questo phrasal verb è usato spesso con i mezzi di trasporto più grandi)
Literally I wouldn't get on a bus, tube, or cab, I'd run.
Letteralmente, non salirei su un autobus, su una metropolitana o su un taxi, correrei.
Caption 25, Adele - The Making of 'Chasing Pavements'
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To get off the ground: decollare
But will this sort of technology ever get off the ground?
Ma questo genere di tecnologia potrà mai decollare?
Caption 74, BBC1 The One Show - Kite Power Solutions
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To get back: ritornare, ricontattare qualcuno
I worry when you get back I won't be able to talk to you.
Mi preoccupo [del fatto] che quando tornerai non sarò capace di parlarti.
Caption 15, Doctors Without Borders - Living In Emergency - UK & Ireland Theatrical Trailer
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Why don't you leave us your contact information and we'll get back to you.
Perché non ci lascia le sue informazioni di contatto e noi la ricontatteremo.
Caption 24, A Mickey Mouse Cartoon - Workin' Stiff
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To get through ha tanti significati diversi. Vediamo qualche frase per capire in che contesto possiamo usare questo phrasal verb.
In order to get through the crisis we have to work really hard.
Per superare la crisi dobbiamo lavorare duramente.
I tried to call her but couldn't get through.
Ho provato a chiamarla, ma non sono riuscito a raggiungerla.
We must get through this mission.
Dobbiamo portare a termine questa missione.
Oltre ai phrasal verbs, nella lingua inglese sono molto comuni anche tante espressioni con il verbo to get, come ad esempio:
I just don’t get it!
Io proprio non lo capisco!
It’s a pity we didn’t get to know each other during my holiday in London.
È un peccato non esserci conosciuti durante la mia vacanza a Londra.
My father didn’t get used to travelling by plane.
Mio padre non si è abituato a viaggiare in aereo.
I’m trying to get in touch with my boss.
Sto provando a mettermi in contatto con il mio capo.
Probabilmente potremmo continuare all’infinito a elencare altre espressioni e altri phrasal verbs, ma sappiamo che l’unico modo per imparare davvero le molteplici sfumature di una lingua è quello di immergersi completamente in essa. E allora avanti tutta con video, film, telefilm, riviste e viaggi (se possibile)!
Ecco le soluzioni ai quiz nella lezione Yes/No questions, short answers e question tags
Do you want to go out now? Yes, I do.
Did she feed the dogs yesterday? No, she didn’t.
Have you ever been to an Apple store? No, I haven’t.
Wouldn’t you like to come with us? Yes, I would.
You went to the States in December, didn’t you?
Johanna didn’t go to London, did she?
Atlanta is in Georgia, isn’t it?
Anna’s grandparents own a beautiful house, don’t they?
Jill can’t ride a bike, can she?
Se dobbiamo rispondere ad una domanda in inglese con un semplice yes (sì) o con un no, allora dobbiamo ricorrere alle short answers (risposte brevi). Se, invece, dobbiamo fare una domanda che confermi ciò che abbiamo appena espresso, useremo le question tags (domande brevi).
Domande e risposte brevi, la cui struttura però non è così semplice o scontata. Soprattutto, nel caso delle short answers, è necessario prima di tutto saper riconoscere le cosiddette Yes/No questions, ovvero quelle domande che cominciano con un ausiliare (be, have o, do nei vari tempi verbali) o con un modale (can, could, will…), seguito dal soggetto e dagli altri elementi della frase (verbo principale, complementi…).
Do you have any pets?
Avete animali domestici?
Caption 40, Ashley Tisdale - introduces her dog Maui
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Can you hear me now?
Riesci a sentirmi ora?
Caption 3, Adele - Hello
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Alle Yes/No questions risponderemo quindi con una short answer affermativa o negativa, in cui si riprende il pronome soggetto e l’ausiliare con cui inizia la domanda:
Does Peter go to your school? -Yes, he does.
Peter frequenta la tua scuola? -Sì.
Nell’inglese colloquiale, però, non è sempre rispettato l’uso delle short answers: talvolta yes o no si trovano come unica parola nella risposta.
Le domande del tipo “è vero?”, “non è vero?” sono molto comuni nella lingua inglese parlata e si chiamano question tags.
Sono domande brevi poste in fondo alla frase e si costruiscono utilizzando l’ausiliare della frase dichiarativa (be, have, can, ecc.).
Sarah can ski very well, can’t she?
Sarah sa sciare molto bene, non è vero?
It is an odd name though when you think about it, isn't it... Speed?
È un nome strano, però, se ci pensi, non è vero... Speed?
Caption 2, Get to know - The Town of Speed
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Quando non vi sono ausiliari, le question tags si costruiscono con do, does, al presente e con did al passato:
Richard Hammond just drove me here… -Oh, did he?
Richard Hammond mi ha portata qui proprio ora… -Oh, è vero?
Captions 32-33, BRIT Awards - Amy Winehouse Interview
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Ricordate questa regola importante:
San Francisco is a beautiful city, isn’t it?
San Francisco è una città bellissima, non è vero?
It doesn't give you a great deal of confidence, does it?
Non ti dà una buona dose di fiducia, è vero?
Caption 6, ABC Science Online - An interview with Douglas Adams
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Mettetevi alla prova con i nostri quiz!
Usate le parole per scrivere delle Yes/No questions. Poi scrivete una risposta breve affermativa (+) o negativa (-). Fate attenzione al tempo verbale degli ausiliari!
Completate le seguenti frasi con le question tags appropriate.
Troverete le soluzioni al quiz qui.
Ecco le soluzioni al quiz: It’s o its? Un altro caso di omonimia
Siete pronti a scoprire altri due omonimi della lingua inglese che, spesso, creano tanti dubbi e tanta confusione? Stiamo parlando di it’s e its: in questo caso, un semplice apostrofo può fare davvero la differenza! Eh già, perché se scrivete Its a beautiful day oppure Last year the company increased it’s size, chi legge capisce sicuramente che qualcosa non va. Ma non preoccupatevi, vi aiutiamo noi ad uscire da questo impasse con gli esempi di Yabla.
Per prima cosa è importante capire la differenza tra it’s e its da un punto di vista grammaticale: it’s è la contrazione tra la terza persona del pronome personale it (esso) e la terza persona singolare del verbo to be (essere) oppure del verbo to have (avere).
It's like a magical place. It's like nature, but it's not nature. It's completely planned.
È come un posto magico. È come la natura, ma non è natura. È completamente progettato.
Captions 4-5, Annie Quick's - Souvenirs Installation - Part 1
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In questo esempio, it’s è la contrazione di it is.
It's been so long since I last saw her.
È passato così tanto tempo dall'ultima volta che l'ho vista.
Caption 28, The Apartment - Maggie's visit - Part 1
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In questo esempio, it’s è la contrazione di it has.
Occupiamoci adesso dell’aggettivo possessivo its. Sigrid in questo video ci spiega che its fa parte dei cosiddetti dependent possessive pronouns, o possessive adjectives, ovvero gli aggettivi possessivi che precedono sempre il sostantivo a cui si riferiscono. Ad esempio:
This is my table. What are its measurements?
Questo è il mio tavolo. Quali sono le sue misure?
Caption 24, Parts of Speech - Possessive Pronouns - Part 2
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The ocean is a desert with its life underground
L'oceano è un deserto con la sua vita sotterranea
Caption 27, America - A Horse With No Name
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Dunque, its si usa quando parliamo di cose materiali, concetti. ecc. e non si riferisce mai alle persone. A volte, può essere usato per parlare degli animali:
Its fur is almost silver with a blue sheen, the perfect adaptation to its environment.
La sua pelliccia è quasi argentata con un luccichio blu, l'adattamento perfetto al suo ambiente.
Captions 19-20, Nature & Wildlife - Search for the Ghost Bear - Part 4
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Sigrid ci ricorda anche che its non si usa mai come pronome possessivo, non può quindi essere usato da solo al posto di un sostantivo:
This little bowl belongs to my cat. I can say "It's his" or "It's hers."
Questa piccola ciotola appartiene al mio gatto. Posso dire "È sua" [di lui] o "È sua" [di lei].
Caption 30, Parts of Speech - Possessive Pronouns - Part 3
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I cannot say "It's its." That's wrong.
Non posso dire "È di esso/essa". È sbagliato.
Caption 31, Parts of Speech - Possessive Pronouns - Part 3
I cannot say "It's its." That's wrong.
Non posso dire "È di esso/essa". È sbagliato.
Caption 31, Parts of Speech Possessive Pronouns - Part 3
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Speriamo di essere riusciti a farvi la capire la differenza tra questi omonimi in questa lezione. Adesso vi lasciamo con dei quiz per mettervi alla prova. Troverete le soluzioni qui.
It’s o its?
- Its/it’s hot today.
- It’s/its such a shame!
- Mercedes is known for its/it’s safety and luxury.
- I prefer the second alternative, its/it’s advantages are quite obvious.
- The building is very tall and it’s/its swimming pool is very large.
- Don’t worry, it’s/its going to be alright.
Si definiscono omofone tutte quelle parole che, pur avendo grafia, significato ed etimologia diversi, hanno lo stesso suono. In questa lezione ci occuperemo di tre omofoni della lingua inglese che a volte possono mettere a dura prova la comprensione di un discorso. Si tratta di there, they’re e their.
In frasi come quella che trovate di seguito, abbiamo tutte e tre le parole:
Their bedroom is over there, but they’re still sleeping.
La loro camera da letto è laggiù, ma loro stanno ancora dormendo.
Their (loro) è un aggettivo possessivo che precisa a chi appartiene la cosa, persona, animale o entità astratta a cui il nome fa riferimento.
People have their smart phones on them almost all the time.
Le persone hanno i loro smartphone su di loro [appresso] quasi tutto il tempo.
Caption 30, Bob Parsons The NEXT REALLY BIG THING - Part 1
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Some people might pack their own lunch and bring it in.
Alcune persone potrebbero impacchettare [preparare] il loro pranzo e portarlo con sé.
Caption 44, Business English Starting on a new job - Part 1
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There (lì; là) è un avverbio. Si usa per indicare la collocazione di qualcosa. Indica in genere un luogo non molto discosto da chi parla o da chi ascolta.
My friend [sic, friends] are gonna be there too
Anche i miei amici saranno lì.
Caption 10, AC/DC Highway to Hell
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There è anche usato con il verbo to be (essere) per parlare di qualcosa che esiste, che c’è.
In frasi come There’s an English student in my class (c’è uno studente inglese nella mia classe), e There were two pens on my desk (c’erano due penne sulla mia scrivania), there, pur essendo un avverbio di luogo, si comporta come se fosse il soggetto del verbo to be. Questa costruzione si forma in tutti i modi verbali in cui to be può essere coniugato. |
They’re è la contrazione di they, forma plurale della terza persona maschile (essi; loro), più are, verbo essere coniugato alla terza persona plurale.
They're just massive ice cubes!
Sono davvero dei pezzi di ghiaccio giganti!
Caption 16, Alaska Revealed Tidal bores, icebergs and avalanches - Part 1
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Qui di seguito, trovate una frase che riporta due delle espressioni che abbiamo appena analizzato:
they're tired of losing their jobs.
Sono stanchi di perdere i loro lavori.
Caption 5, David Bowie Interview at 17!
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Speriamo di essere riusciti a fare chiarezza su questi termini tanto usati quanto confusi da i non madrelingua.
Sia in Italia che all’estero, il Natale è considerata la festa più importante dell’anno, viene celebrato il 25 Dicembre e per il popolo cristiano rappresenta la nascita di Gesù Cristo.
In realtà il Natale ha origini pagane: ai tempi dell’antica Roma, infatti, era il giorno dedicato all’adorazione del Dio Mitra, che rappresentava il Sole. Successivamente, con il diffondersi del Cristianesimo, questo culto venne sostituito con quello di Gesù che per i Cristiani rappresenta la luce.
In questa newsletter, parleremo delle tradizioni natalizie più comuni nel Regno Unito e negli Stati Uniti.
Nella tradizione cristiana, le festività natalizie sono un lasso di tempo piuttosto lungo, che inizia con la vigilia di Natale e termina con l’Epifania.
Il giorno dell’Epifania, in realtà, non si trova nel calendario delle bank holidays, ossia dei giorni festivi dell’anno nei paesi anglosassoni. Per questo si può dire che negli Stati Uniti sono i grandi festeggiamenti di Capodanno che portano via le ricorrenze, per tornare alla vita lavorativa.
Ma non solo i cristiani festeggiano il Natale. Il mondo ebraico celebra una ricorrenza carica di suggestioni che si chiama Chanukkà, dura otto giorni e deve la sua origine ad eventi occorsi due secoli prima della nascita di Cristo.
Un dato di fatto è che gli Stati Uniti hanno sempre accolto culture da ogni parte del mondo, pertanto durante le festività natalizie è abbastanza diffusa l’usanza di celebrare Chanukkà anche nelle scuole,ad esempio con canti tipici insieme ai classici carols natalizi. Ciò che accomuna il Natale cristiano e Chanukkà è la luce; una luce divina che trova riscontro nei rituali che accompagnano la festa delle luci. Nel Natale degli ebrei, la tradizione vuole che venga acceso un lume per ogni sera di Chanukkà. Data quindi la corrispondenza di Chanukkà al Natale, negli ultimi anni gli americani hanno coniato un nuovo termine che fonde Christmas e Chanukkà "Chrismukkah".
In occasione del Natale, tantissime città in tutto il mondo vengono “vestite a festa” e la parola d’ordine è luci. Una bellissima ballata pop dei Coldplay si chiama proprio Christmas Lights e vi farà entrare nel mood natalizio e, perché no, magari vi farà venire voglia di passeggiare in Oxford Street per ammirare la sua illuminazione. Infatti Londra, durante il periodo natalizio, diventa ancora più bella di quanto già non lo sia. Con le luci di Natale le strade diventano uno spettacolo di colori e scintillii, con decorazioni, addobbi ed alberi di Natale in ogni piazza. In particolare a Covent Garden, come ci dice Anna,
There's also a very beautiful Christmas tree!
C'è anche un albero di Natale molto bello!
Caption 5, Christmas in London - Places
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e continua dicendoci che
This Christmas tree is a tradition that is given to England by Norway every single year.
Questo albero di Natale è una tradizione che viene regalata all'Inghilterra dalla Norvegia ogni anno.
Caption 6, Christmas in London - Places
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Covent Garden è anche il luogo ideale per i vostri acquisti, infatti
You have a lot of different stores with lots of handmade presents that you can buy.
Ci sono tanti negozi diversi con tanti regali fatti a mano che potete comprare.
Caption 17, Christmas in London - Places
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Il giorno di Natale, nella St. Paul's Church di Londra, i credenti (e non) possono ascoltare i carols, ovvero i canti gioiosi il cui testo riguarda il Natale. Gli inglesi, infatti,
They will often sing traditional Christmas songs. These are called carols.
Di solito cantano tipiche canzoni di Natale. Queste sono chiamate canti natalizi.
Caption 24, Christmas in London - Places
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Ma esattamente come trascorrono gli inglesi il 25 dicembre? Anna ci parla delle tradizioni di Natale in questo video e, tra le altre cose, ci dice che:
And we normally have traditionally a turkey
E di solito per tradizione mangiamo un tacchino
or, in the olden days, we used to have a goose or a ham
o, ai vecchi tempi mangiavamo un'oca o un prosciutto
Captions 18-19, Christmas traditions - in the UK
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Sigrid ci conferma che le tradizioni a tavola sono le stesse anche negli Stati Uniti:
People from different backgrounds, of course, eat different things, but turkey is a classic.
Persone di origini [culture] diverse di certo mangiano cose diverse, ma il tacchino è un classico.
Captions 39-40, Sights and Scents at Christmastime - with Sigrid
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E anche a New York, come a Londra, è possibile ammirare un bellissimo albero al Rockefeller Center. È di certo l’albero natalizio più famoso al mondo e il suo profilo imponente brilla sullo sfondo della pista di pattinaggio della Rockefeller Plaza.
Per molte famiglie, fare l’albero di Natale è uno dei momenti più belli e magici di questo periodo, soprattutto se ci sono bambini. Sigrid ci racconta che
Nowadays, you can buy a Christmas tree, either artificial or real, just about anywhere.
Al giorno d'oggi, puoi comprare un albero di Natale, sia artificiale che vero, più o meno dappertutto.
But there are also tree farms where they grow Christmas trees, where you can go and cut down your own tree.
Ma ci sono anche fattorie di alberi dove [che] coltivano alberi di Natale, dove puoi andare e tagliare il tuo albero.
Bring your saw. Choose a tree that fits in your house, chop it down, and then you haul it home on top of your car.
Porta la tua sega. Scegli un albero che vada bene per la tua casa, abbattilo, e poi trasportalo a casa sopra la tua macchina.
Captions 23-28, Sights and Scents at Christmastime - with Sigrid
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Detto questo, sappiamo bene che in molte parti del mondo il Natale non è questo. Non ci sono alberi alti 20 metri, luci e decorazioni in ogni dove, famiglie riunite davanti ad un caminetto intente a scartare i regali dopo un pranzo luculliano. Sappiamo che molta gente decide liberamente di non festeggiare il Natale e che in alcuni Paesi non esiste.
Tuttavia, è difficile immaginare di celebrare il Natale nel mondo moderno, senza pensare di fare regali. Anche se la pratica di fare regali a Natale viene fatta risalire ai doni di oro, incenso e mirra fatti a Gesù dai tre Re Magi e si tratta quindi di una tradizione legata alla religione cristiana, anche i non credenti e i non praticanti festeggiano il Natale scambiandosi dei doni con parenti e amici. A tal proposito, è interessante notare come in inglese non esista un verbo che abbia l’accezione specifica di regalare. Infatti, quando si fa un regalo a qualcuno per il compleanno o, appunto, per Natale, si usa il verbo to give (a present).